L’onicofagia è un disturbo compulsivo che porta molte donne e anche molti uomini a mangiarsi le unghie e perfino le pellicine o la zona delle cuticole, con conseguente infiammazione.
Si tratta di una malattia dannosa per la nostra salute (basti pensare a quanti batteri entrano in contatto con noi ogni volta che portiamo le nostre mani in bocca) che per la salute dell’unghia naturale.
Per poter risolvere questa problematica con la ricostruzione delle unghie è importante avere un minimo di base ungueale su cui poter lavorare, per applicare le tip o per creare l’appoggio allo smalto in gel e agli eventuali allungamenti.
Il consiglio più diffuso è quello di non effettuare allungamenti eccessivi o superiori al margine del polpastrello (il rischio sarebbe quello di urtare e rompere l’unghia). Optare per colori unici- più naturali o più accesi – è la scelta migliore: in questo modo saremo in grado di dare maggiore slancio all’unghia e farla sembrare da subito più naturale.
Molto spesso però capita che la problematica dell’onicofagia non riguardi solamente l’unghia, ma anche la zona delle cuticole, creando così un vero e proprio solco e provocando un’ infiammazione in tutta l’area intorno.
Ricostruzione Unghie con onicofagia: effetti positivi
Ciò che salta subito all’occhio è la lunghezza minima dell’unghia, spesso frastagliata, con la pelle attorno che si ispessisce.
La ricostruzione delle unghie onicofagiche può proprio aiutare in questi casi: migliora la struttura danneggiata, dando una protezione mentre l’unghia ricresce, e grazie alla manicure, cura i tessuti attorno all’unghia.
A questo si aggiunge anche un aspetto psicologico da non sottovalutare. Smettere di vedere le unghie mangiate, ammirarle belle e ordinate, stimola una attenzione maggiore verso di loro, fungendo così da deterrente verso un nuovo attacco di onicofagia. E anche in caso di un cedimento la struttura robusta può limitare i danni.
Come Ricostruire le Unghie Mangiate
I prodotti che si possono usare per la ricostruzione unghie onicofagiche sono l’acrilico, il gel o l’Acrygel.
La valutazione non riguarda soltanto il prodotto usato per la ricostruzione, ma la manualità e la competenza della Onicotecnica professionista.
Esistono 3 metodi di esecuzione dell’allungamento dell’unghia onicofagica:
Tecnica del Ponte per l’Unghia Onicofagica
Quando il polpastrello è molto sporgente, posizionare la cartina potrebbe diventare difficile. Una soluzione può essere l’utilizzo della pelle stessa come supporto per la creazione del bordo libero dell’unghia, fino al limite del polpastrello stesso.
Ricostruzione Unghie Onicofagiche con Nail Form
Se il polpastrello è piatto e si riesce quindi a posizionare la cartina senza grosse difficoltà questo diventa il metodo da utilizzare. Anche perché aiuta a lavorare più velocemente e risparmiare tempo prezioso. Si procede in pratica come in qualsiasi altra ricostruzione.
Le Tip nella Ricostruzione delle Unghie Mangiate
La tip va incollata appena sul bordo dell’unghia presente, assottigliandola molto prima di applicare il prodotto scelto. Questo permette di far durare di più la ricostruzione unghie onicofagiche e ottenere uno spessore naturale.
Consigli per la ricostruzione su unghie che soffrono di onicofagia
Bisogna considerare 3 aspetti utili per ottenere un risultato esteticamente bello, naturale e durevole nel tempo
- Scegliere la Lunghezza Ideale: valuta le abitudini, il lavoro, lo stile di vita e la lunghezza di partenza dell’unghia mangiata. Meglio considerare una forma naturale e una lunghezza corta all’inizio, per aiutare a far crescere e allungare meglio il letto dell’unghia. Solo quando il letto ungueale sarà tornato alla normalità si potrà procedere a lunghezze maggiori.
- Scegliere il Colore Più Adatto: un colore appariscente evidenzierebbe i difetti. All’inizio meglio rivolgersi a colori neutri, magari di tonalità nude.
- Attenzione ai Tempi del Refill (ritocco): non bisogna andare oltre ai 20 giorni dopo la ricostruzione, così da assicurarsi la resistenza delle unghie e lavorare solo sulla ricrescita.